SUCCEDE ALLE GALLERIE D’ITALIA

Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo sono centri pulsanti della cultura aperti a tutti, che oltre alle collezioni permanenti, ogni anno vivacizzano la proposta culturale delle città italiane con un ricchissimo palinsesto di eventi e mostre. In questo podcast andiamo alla scoperta degli artisti, delle storie e dei retroscena inediti delle mostre temporanee in programma alle Gallerie d’Italia di Milano, Vicenza e Napoli. Un’opportunità unica di approfondimento dei temi affrontati dalle esposizioni, per visitarle con occhio critico e consapevole, o, perché no, per riflettere e completare l’esperienza.
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Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Tiepolo e i figli in Spagna

L’ultima tappa della vita di Giambattista è segnata dalla collaborazione sempre più stretta con i figli, che lo seguiranno a Madrid. Il Giambattista delle ultime opere è un’artista dai toni più cupi, quasi nostalgici, ma la cui fama è ormai senza precedenti. Si spegnerà nel marzo del 1770, lasciando il suo patrimonio artistico nelle mani del figlio Giandomenico.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Tiepolo e la Germania

Il Tiepolo agli occhi del mondo era testimonial d’una scuola d’arte antica, quella della Serenissima, che insieme al successo lombardo gli consentì la consacrazione a livello internazionale. Una parte della sua storia di successo si svolse in Germania, dove realizzò delle opere per importanti committenti tedeschi, rapiti dalla capacità inventiva e cromatica del grande veneziano.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Tiepolo a Milano: la prima tappa internazionale

Quella tra Tiepolo e Milano è stata una relazione copiosa ed interessante. L’artista venne ospitato per più di un decennio da questa città cosmopolita, ricettiva e aperta alle nuove sinergie europee. I committenti nobili e religiosi milanesi seppero apprezzare le novità stilistiche dei suoi affreschi, una tecnica che lo rese celebre nel fertile terreno lombardo.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Venezia e Milano, un antefatto: Sebastiano Ricci

Milano costituisce la prima tappa per l’affermazione di molti artisti veneziani: lo sarà per Tiepolo, ma prima di lui lo fu per Sebastiano Ricci, che come lui diventerà famoso grazie alle grandi masse di colori, agli effetti scenografici e alle composizioni figurative che echeggiavano il Rinascimento veneto. Un antefatto importante che ci spiega perché il giovane Tiepolo fu così affascinato dalla committenza della città di Milano.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Gli esordi tra Pagani, Pellegrini e Piazzetta

Immaginate di essere nella Serenissima del Settecento, con un Giambattista Tiepolo che percorre affascinato le vie di Venezia ammirando i suoi contemporanei e imparando dalle opere dei grandi artisti del passato. Ripercorriamo lo sviluppo artistico del pittore negli anni ’20 del secolo, ormai pronto per la sua fase di maturità.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - La prima affermazione a Venezia: storia e mitologia sulle ali della fantasia

Negli anni ’20 e ‘30 del XVIII secolo, Tiepolo si afferma nella Repubblica di Venezia con grandi commissioni, come i due cicli per le famiglie dei Sandi e degli Zenobio. “Il novello Veronese” è il soprannome attribuito a Tiepolo negli ambienti artistici dell’epoca, per le forme, l’uso dei colori e per la grande capacità di rievocare un fasto ormai passato.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Accademie del nudo a Venezia

A Venezia inizia l’apprendistato del Tiepolo, che si confronta con un’antica tecnica rinascimentale: il disegno del nudo maschile, un esercizio di abilità e tecnica fondamentale per la formazione dei nuovi talenti. Nonostante la giovane età, l’artista dimostra sin da subito il suo genio, mettendo in scena atmosfere oniriche e facendosi largo tra gli abili artisti del ‘700.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa - Le città di Tiepolo. Venezia, Milano, Madrid

L’arte è prima di tutto un’esperienza personale, in cui ciascuno di noi può instaurare una connessione con gli artisti per un istante di infinita bellezza. Giovanni Morale, vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Milano, in occasione della mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, ci apre le porte del museo per accompagnarci in un viaggio a distanza alla scoperta delle città dell’artista – da Venezia a Madrid – e delle opere in esse custodite.

Mio padre Tiepolo – Trionfo delle Arti e delle Scienze (Palazzo Archinto)

La Milano del 1730, da pochi anni passata in mano austriaca, vive un fermento sociale e culturale senza precedenti. Tiepolo partecipa per la prima volta a questo fermento grazie a Carlo Archinto, nobile, scienziato, intellettuale e suo grande mecenate. Tra i due si instaura un dialogo che spazia dall’arte all’astronomia, che si riverbera sugli affreschi che Tiepolo è chiamato a dipingere. Quando Archinto svela l’opera ai membri delle più importanti famiglie milanesi, fa nascere una nuova stella, anche a Milano.

Mio padre Tiepolo - Abramo e i tre angeli

Giambattista Tiepolo si spegne a Madrid nel 1770. Due anni dopo Giandomenico, ancora impegnato in fastidiose dispute legali per la divisione del patrimonio paterno, scopre di aver vinto la gara per un dipinto alla Scuola della Carità di Venezia, assegnatogli proprio da Anton Raphael Mengs, odiato rivale del padre. Giandomenico dipingerà per l’occasione un soggetto già messo su tela dal padre, Abramo e tre angeli, che rappresenterà una delle vette della propria carriera, nonché il tributo agli insegnamenti ricevuti dal padre.

Mio padre Tiepolo - Il trionfo di Aureliano

Tiepolo ha solo 24 anni, quando riceve la commissione di una tela per la famiglia Zenobio. Il dipinto comparirà nel salone di Palazzo Zenobio assieme alle opere di altri due pittori, il francese Dorigny e il veneziano Lazzarini, suo maestro. Nonostante il timore reverenziale del giovane pittore, il suo talento ha modo di mostrarsi nella tela, impreziosita dalla forza del personaggio di Zenobia e dai giochi di chiaroscuri. Doti che in futuro costituiranno il tratto distintivo dell’artista, che verrà definito pittore tutto spirito e foco.

Mio padre Tiepolo - Apollo conduce Beatrice di Borgogna al Genio dell'Impero

I Tiepolo giungono a Würzburg, in Franconia, per adempiere ad un incarico molto prestigioso: gli affreschi per i soffitti della residenza del Principe-Vescovo. Per la prima volta, oltre a Giambattista e a Giandomenico, i Tiepolo sono in tre. Infatti, è presente anche il giovane Lorenzo, 14 anni, che li aiuterà coi colori. I rigidi inverni della Franconia obbligano i Tiepolo a fermare il lavoro durante i mesi più freddi, ma dopo tre anni di lavoro consegnano ai posteri uno dei più sfavillanti cicli di affreschi di tutto il Settecento.

Mio padre Tiepolo - San Francesco d'Assisi riceve le stimmate

Tiepolo, ormai quasi settantenne e celebrato nelle corti di tutta Europa, realizza in Spagna sette pale d’altare per la chiesa del nuovo convento di Aranjuez. Scopre però che Raphael Mengs, giovane esponente del Neoclassicismo e suo rivale, realizzerà altre pale per la stessa chiesa. Quando capisce che si tratta di una manovra di palazzo finalizzata a screditare la sua arte considerata da alcuni sorpassata, Tiepolo si mette in discussione e realizza un’opera come il S. Francesco riceve le stimmate, ultimo capolavoro della sua arte.

Mio padre Tiepolo - Il banchetto di Antonio e Cleopatra

Tiepolo, artista già tra i più quotati a Venezia e nel pieno della fama, deve realizzare, grazie alla mediazione dell’intellettuale Francesco Algarotti, una tela per il Re di Sassonia. Decide di dipingere una propria versione del Banchetto di Antonio e Cleopatra, un episodio dell’antichità tratto dalla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, e simbolo di ricchezza sfarzo. Tiepolo decide di raccogliere definitivamente l’eredità del Veronese, ma inserisce nel dipinto chiari e molteplici riferimenti alla Venezia della metà del Settecento, oltre a riferimenti autobiografici come il volto dell’amata moglie, Maria Cecilia Guardi.

Mio padre Tiepolo - Corsa del carro del Sole

Massimo Caputi intervista l’Event Director di Piazza di Siena, Diego Nepi, che ci racconta il grande progetto di riqualificazione dell’areaPer la terza volta nella sua carriera, Tiepolo giunge a Milano, per affrescare il prestigioso Palazzo Clerici, ancora in costruzione e già sulla bocca di mezza Europa per il fasto del progetto. Nonostante alcuni gravi disguidi che rischiano di mettere in pericolo l’intera realizzazione dell’opera, Tiepolo dà sfogo a tutto il suo talento e alla sua creatività, superandosi e realizzando la Corsa del carro del Sole, un’opera di grandi dimensioni e che gli aprirà le porte di tutte le corti d’Europa, anticipando il periodo di maggior fama del grande artista veneziano.a circostante l’ovale di gara. Una visione a lungo termine, che ha iniziato a prendere corpo nel 2017, e che ambisce a valorizzare al meglio Villa Borghese, ricercando l’armonia tra ambiente e sport e la sinergia tra territorio e persone.

Mio padre Tiepolo - Ulisse scopre Achille tra le figlie di Licomede

Un giovane e ancora semi-sconosciuto Tiepolo riceve una commissione prestigiosa: il salone di Palazzo Sandi a Venezia. I Sandi sono una famiglia tra le più importanti del patriziato veneziano, e Tiepolo mette su tela per loro un episodio tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, in cui Ulisse scopre Achille tra le figlie di Licomede. Grazie a questo dipinto, conquisterà l’ammirazione dell’influente famiglia, e la sua carriera otterrà il primo grande riconoscimento, proiettandolo tra i più grandi artisti della Serenissima.