Riccardo Cardani è un atleta unico, creativo e dalle mille risorse. Si è raccontato in una nuova intervista concessa a Doriano Rabotti di QN.
È uno snowboarder paralimpico, ma pratica complessivamente cinque sport e suona tre strumenti musicali. Non male per una persona impossibilitata ad utilizzare il proprio braccio destro.
“Grazie allo Snowboard sono riuscito a partecipare alle paralimpiadi di Tokyo. Penso però che ogni sport dotato di una tavola debba essere provato e sperimentato.” Per Riccardo, quindi, non mancano le passioni sportive secondarie come skateboard e wakeboard.
La sua storia di vita ha subito un incidente di percorso 13 anni fa, che Riccardo ricorda bene e che ha deciso di interpretare come nuovo punto di partenza. “Sono stato vittima di un incidente stradale mentre andavo a lavoro, così ho perso l’uso del braccio destro. Mi ruppi anche la clavicola e i nervi del braccio finirono per essere tranciati“.
L’imprevisto poteva abbatterlo, alla lunga ha svolto il ruolo di scintilla, come ammette Riccardo. “Ora faccio molte più cose, è una sfida. Ogni volta che mi dicevano che fosse impossibile, io provavo in tutti i modi a renderlo possibile. All’inizio però era difficile, non volevo uscire di casa e farmi vedere”.
Con forza di volontà e tenacia, Riccardo Cardani è riuscito a guadagnarsi un posto al sole nella storia dello sport. “Partecipare ai Giochi Paralimpici è stata un’emozione fortissima. Sapevo di esserci arrivato avendo dato il massimo“.
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